La stagione del freddo, il calore per irraggiamento ed il riscaldamento ecosostenibile.

Arcangelo Raffaele con Tobia di Pietro Perugino
Arcangelo Raffaele con Tobia di Pietro Perugino

 

Non vorrei tediarvi con lunghe e noiose dimostrazioni fisiche sui princìpi della termodinamica ma ho scoperto, frequentando le palestre da tanti anni, che alla Scurato esiste qualcosa in più e di altrettanta importanza, aldilà dei risultati sportivi, che in poche altre società ho trovato nella sua forma più semplice: il calore per irraggiamento o, se volete chiamarlo diversamente, il tifo genuino.

Spesso, assistendo alle partite delle Under 16  e 18 o categorie superiori, quei pochi joules che vengono prodotti vengono forniti da materiale combustibile flogistico troppo scoppiettante. Lo si trova sedimentato in giacimenti nei genitori e, spesso, nei dirigenti, diventati fini conoscitori di tecniche, tattiche e regolamenti di gioco. Il risultato di tale processo è la manifestazione di frustrati picchi termici in cui vengono denunciate, con formule sconvenienti, le scarsità di competenze di arbitri, allenatori e atleti.

Al contrario, nelle Under più piccoline, quelle dei 12, 13, 14 anni, accade che l'appuntamento settimanale in palestra, diventi un rito laico a cui si è costretti a partecipare per convenzione, quasi a confermare la propria adesione ad un credo, un po' come andare alla Messa della Domenica e pregare a bassa voce.

Noi della Scurato abbiamo una grande fortuna. Non è un parroco infervorato e neanche un genitore arrogante o un dirigente indecente; è un uomo semplice, mite, onesto; è un uomo dal cuore puro che riesce ad infondere entusiasmo genuino anche a chi, come me, ha una scorza dura di paura e timidezza a lasciarsi andare a cantare a squarciagola.

Quest'uomo, che produce e trasmette per irraggiamento un calore vero, sincero, ecosostenibile, in tutte le palestre in cui si trova porta il nome di un arcangelo, l'arcangelo protettore di Tobia nell'Antico Testamento, il cui significato in ebraico è “medico di Dio”.

Ecco, io vorrei ringraziare Dio che lo ha portato nella mia vita e in quella di tanti altri frequentatori di palestre e appassionati di pallavolo. Raffaele Airoldi: grazie di esistere!

 

fidel